sabato 15 giugno 2013

Home sweet home.

Ieri sera alle 23.30 mio padre dice di chiudere a chiave la porta e non aprire a nessuno.
"Ma S. deve ancora tornare..."
"Sta zitta" risponde. Vado a letto. Alle 23.35 suona il citofono. É mio fratello. Apro. La porta di casa é inchiavata.
"Posso aprire..?" chiedo a mio padre, mentre mio fratello aspettava fuori dalla porta. Nessuna risposta. Dopo qualche secondo sento mio padre che si alza dal letto e i suoi passi che si avvicinano. Mia madre dice:"No aspetta, calmati..."
Io schizzo in cameretta sul mio letto,mio padre apre la porta, prende mio fratello e inizia a pistarlo di botte e a urlare come un animale. Dice cose brutte. Io mi tappo le orecchie, schiacciandomi contro la parete che si trova ad un lato del letto. Chiudo gli occhi, ma non cambia proprio un cacchio.
Io continuo a sentire le urla, i calci e i pugni. Il mio panico é totale. Vorrei fare qualcosa, ma il timore mi blocca. E poi, cosa potrei fare?
Quando queste scene da ghetto americano si concludono scrivo ad un amico, ma non risponde. Allora scrivo a Courtney, solo per distrarmi, ma non le dico niente di che. Non me la sento.


Stamattina, il mio amico:"Ieri dormivo, dovevi dirmi qualcosa?"
"Si,tipo che mio padre ha ammazzato di botte mio fratello e gli ha detto che da oggi non deve mettere più piede dentro casa altrimenti lo uccide."
"AIA... Cavolo, a vederlo tuo padre non sembra cosi... Si trasforma in una bestia... Va beh, dai, non abbatterti. Positività! :D"

Tu sei un idiota. Io non so se mio fratello oggi sarà vivo e tornerà a casa e tu mi dici così. Io ti confesso che sto nel panico per questo e tu dici stronzate simili.

Odio la mia famiglia. Voglio scappare via. Ecco perché non vogliono che esco, perché io devo stare dentro casa ad accumulare la tensione di mia madre e mio padre, ad assaporare la schifosa atmosfera che aleggia in casa. Così loro sono tranquilli e tutto quel che rimane da fare a me é correre in bagno a tagliarmi. Sì, perché nelle belle cose che diceva ieri mio padre c'era anche un:"Dovete andar vene tutti a fanculo."
E io tra poco ci vado, tranquillo. Anzi, scusa proprio se sono nata.

STRONZI.


2 commenti: