giovedì 25 novembre 2021

Zerocalcare

 Zerocalcare su Netflix: chi sono i personaggi della serie animata

Ho visto la serie di Zerocalcare, "Strappare lungo i bordi".

Ho ascoltato "Strappati lungo i bordi" di Giancane, la canzone della suddetta serie tv.

Per molti, la serie è un flop colossale. Tutti oggi hanno qualcosa di negativo da dire riguardo a qualsiasi cosa. E' stato criticato il forte accento romano con cui viene sviluppata la serie, i disegni, l'esplicità del linguaggio. 

Io invece voglio dire solo cose positive al riguardo. E anzi penso che chi critica animatamente Zerocalcare, in realtà non ci abbia capito nulla. 

Io sono contenta che stia emergendo un fumettista come lui, che riesce a creare arte e poesia anche dalle vite difficili e (passatemi il termine) "mediocri" di molti di noi. 

A me sono queste le sensazioni che ha trasmesso, scaldandomi il cuore. E voi ora penserete "come fa a scaldarti il cuore uno che ti dice che vivi una vita noiosa, mediocre e piena di difficoltà, uno che ti dice che siamo un pò tutti simili? Non dovresti desiderare di essere eccezionale, unica nel tuo genere, non dovresti percepire che stai compiendo gesta irripetibili, che sei imbattibile, fantastica e meravigliosa, moralmente corretta e fiera?"

Beh, ecco... NO.

Per me ci voleva una ventata di NORMALITA'. Qualcuno che ci dicesse che non è colpa nostra per ciò che succede. Ci voleva qualcuno che ci scusasse se spesso non siamo perfetti, se a volte non siamo capaci. 

Soprattutto, per me, ci voleva qualcuno che ci facesse vedere "le perdite", come una cosa di cui non abbiamo colpa. Ci voleva qualcuno che ci dicesse che mentre vai al funerale pensi all'aria condizionata del treno che è troppo alta. Qualcuno che ci dicesse che se non riusciamo ad avere una "CLASSICA" reazione davanti alla morte, non fa niente. 

Ho apprezzato la metafora dei fogli di carta stropicciati. Che anche se non ci fai niente, so sempre pezzi de carta e possono servi a scaldatte. E a qualcuno je bastano pe scallasse... E a qualcuno invece no.

A volte mi è capitato di sentirmi come se tutti i pezzi di carta che avevo non erano abbastanza per scaldarmi. E ho avuto nella vita persone a cui i loro pezzi di carta non sono proprio bastati per non sentire freddo e per questo oggi non ci sono più. Fa male.

Io volevo proprio sentirmi dire che siamo tutti dei fili d'erba. Che stiamo tutti vicini, ma non siamo lo stesso filo d'erba. Che noi, singoli fili d'erba, non formiamo un prato. 

Io avevo bisogno di vederlo disegnato tutto questo. Perchè a volte, anzi spesso, con un disegno, si capisce tutto molto meglio. E' come se la comprensione profonda dell'argomento fosse resa più facile. 

Ame questa mini serie serviva proprio in dialetto romano, nel dialetto mio. Mi serviva di sentirla calorosa, passionale e incredibilmente vicina. Avevo bisogno di Giancane che urlasse "E' TUTTO GIUSTO IL MIO DISGUSTO!" come un pugno dritto nello stomaco. Mi serviva a sentirmi scusata e perdonata se a volte sono disgustata da quello che vedo intorno. 

Questa serie oltre a rappresentare un'intera generazione, ci fa sentire accolti, coccolati, capiti, anche quando ci siamo sentiti sbagliati.