domenica 2 maggio 2021

Rivoluzione

La parola "rivoluzione" ha sempre avuto per me un'accezione positiva. Il cambiamento è sempre positivo, è qualcosa di nuovo, di unico. Soprattutto perchè non tutte le rivoluzioni fanno casino, non tutte si fanno sentire con scoppi e spari. Le migliori rivoluzioni sono silenziose, lente. 

Le più belle rivoluzioni sono quelle del pensiero. Del nostro, come singoli individui e del gruppo. Pensiero di gruppo. La vera rivoluzione siamo noi. Il nostro modo di vivere, il nostro modo di esistere, il nostro modo di entrare in contatto con le persone. 

Per me è rivoluzionario dire sempre "Grazie" sul posto di lavoro, anche e soprattutto a quelli che ti prendono in giro, a quelli che ti vogliono trattare male. E' essere sempre gentili e col tempo influenzare loro con la tua gentilezza. 

E' rivoluzionario riuscire a cambiare discorso con Jamila quando siamo circondate solo da gente che parla di fidanzamenti fasulli, dieta e trucco. E' parlare di aprire un'azienda agricola mentre pulisci gli strumenti in sala sterilizzazione. 

Sarà rivoluzionario con Jamila scambiarci di nascosto in spogliatoio un libro sul disturbo di personalità borderline e uno su lezioni di vita importanti. Così tanta profondità e cultura in un posto così sterile, così misero di sentimenti. Che figata. 

Quest'anno ho imparato una cosa nuova. Che è vero che noi esseri umani siamo attratti da ciò che è più simile a noi. Quando di simili a noi ce ne sono meno, fatichiamo solo un pò di più a trovarli. E a volte per questo può capitare di sentirci soli al mondo. Ma non è così, c'è sempre qualcuno simile a noi, dobbiamo solo cercare meglio o anche semplicemente aspettare.

Io non lo so ancora cos'ho, se sono borderline o no, se ho qualcos'altro, bo. Oggi ho rivisto Courtney, la mia migliore amica, ero felice di rivederla dopo così tanto tempo. Siamo rimaste 6 ore a parlare, chiuse in macchina. Ero felice, davvero. Ma la testa mi scoppiava, avevo un'ansia immotivata che mi stringeva alla gola. Però abbiamo riso tanto. Il bello di rivedere Courtney è che basta mezza battuta per scoppiare a ridere con le lacrime senza riuscire a fermarci. E' come tornare indietro nel tempo, a quando eravamo piccole e "l'unico" problema era assicurarci di saltare il pranzo e la cena per non ingrassare. L'unico pensiero erano le lamette sul lavandino e gli spazzolini infilati in gola. Ora oltre a questo, c'è il lavoro, i fidanzati, le famiglie di noi e di loro, gli amici, il futuro che ci raggiunge veloce. 

Dovrei rivedere la mia psicologa, presto. Ma temporeggio, non so perchè. Non riesco nemmeno ad andare da un nutrizionista che mi è stato offerto gratuitamente. Troppo impegnativo mentalmente ed emotivamente. Ma devo sbloccarmi.

Quando vado a lavoro, entro in clinica, quella clinica enorme, mi gira sempre la testa. E' tutto così bianco, così lucido e pulito, così rumoroso. Cazzo. Quanti rumori che sento. Le voci di tutti, le turbine, i ferri che sbattono, i passi, le porte che scorrono, gli aspiratori, la punta dell'ablatore sui denti dei pazienti, la pinza fora diga che scricchiola 1,2,3,4 volte, Tigre che ride, Attila che risponde al telefono con voce sgraziata, i capi che fanno battute idiote e sessiste.
Cammino e le mie gambe sono così pesanti sul pavimento, come avessi cavigliere da 3 kg su ogni caviglia. La mascherina mi soffoca tutto il giorno, i fermagli mi fanno male alla testa, ma se tengo i capelli sciolti me li sento pizzicare intorno al collo come fossero tentacoli. 

Spero di riuscire a tirarmi fuori anche stavolta. Che sia dal lavoro, da me stessa. Spero di riuscire ad andarmene ancora, di nuovo. 


Buon proposito: ANDARE DALLA PSICOLOGA PRIMA POSSIBILE.