venerdì 7 giugno 2013

Dear Eve K., you suck.

Ieri. Ieri schifo totale.
La mattina sono andata a casa di Courtney, stava in crisi. Ma ho avuto la sensazione di non averla aiutata per niente.
Torno a casa, mi prende una crisi di pianto. Più che piangere mugugnavo a dire il vero. Mi sono praticamente accasciata addosso a mia madre che, con mia grande sorpresa ha detto frasi del tipo:"Piccola, che hai? Sfogati, amore mio, fai uscire tutto il dolore che hai dentro... Sei il mio tesoro, non voglio che soffri..." e mi accarezzava i capelli, mi abbracciava forte.
E' stato un bel momento e me lo sono goduto tutto. Anche quando mi ero tranquillizzata continuavo a stare tra le braccia di lei, come se volessi colmare tutto il vuoto dei miei 21 anni.

La sera stavo meglio. Molto meglio. Poi lei inizia a mettermi ansie. Ansie su stupidaggini che non sto qui a scrivere. Io mi stavo agitando ma ho pensato di rimanere calma. Così sono andata a farmi la doccia. E mi sono tagliata sulla coscia.
Poi mio padre. "Posso dirti una cosa? Tu... PRIMA ERI la figlia che tutti volevano. Matura, bella, gentile, solare..." e ha troncato la frase a metà. Ma anche solo questa già bastava. Io ERO la figlia perfetta. IO ERO. E ha aggiunto:"Spero che tu non abbia questo atteggiamento così permaloso e acido anche nei confronti di altre persone oltre tua madre. Altrimenti RIMARRAI DA SOLA, NON AVRAI PIU' NESSUNO."

E io non rispondevo. Me ne andavo a letto, con la mia bella ferita nuova e un nodo nella gola. Ho pianto. Non tante lacrime, ho pianto dentro. Le lacrime non uscivano. Stavo male male.
Mio padre l'ho deluso. Per ogni scelta o azione che ho fatto. L'ho deluso perchè 7 anni fa ho pensato bene di ammalarmi.

Bello, bello, mi piace tutto della mia vita, di me. Mi piace che sono bellissima, perfetta, bravissima. Grazie mamma e papà, vi voglio bene anche io.

Arriverà il giorno in cui me ne sbatterò di quello che dite. Forse non è ancora il momento.


2 commenti:

  1. E con te stessa? Cos'hai fatto con te stessa? Ti sei delusa o no, con tutto quello che stai facendo adesso, per l'impegno che ci metti per cercare di migliorare la situazione? Se non ti sei delusa per te stessa, questa è l'unica cosa che veramente conta. Al diavolo quel che dicono gli altri: vivi per te, non per loro.
    Ti abbraccio...

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    1. Grazie mille per il consiglio. Spero un giorno di potermi far scivolare addosso TUTTO quello che la gente dice, anche se quelle persone dovessero essere i miei genitori.
      Un abbraccio stretto anche a te.

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