venerdì 10 maggio 2013

Random...

Riflessioni ovvie oggi.
A volte è disarmante vedere come per gli altri, i nostri beneamati disturbi, non siano di nessun peso. Mi spiego.
I nostri adorati disturbi per noi sono vita, ci riempiono le giornate, danno un senso a tutto, ne parleremo per ore ed ore, sono importantissimi, eccetera. Per gli altri che ne vengono a conoscenza accade più o meno questo: stupore, domande varie, tentativi per capire, rabbia/compassione e infine comportarsi come se non lo avessero mai saputo.
Da una parte mi consola. Mi fa capire che le persone, non mi valutano, non mi giudicano in base allo schifo che faccio. Vedono il mio bianco, non fanno caso al nero, al catrame che ho dentro.

Voglio informarvi che sto qui a scrivere cose random per non tagliarmi.
Non voglio uscire di casa, cavolo. Ma so che non uscire mi fa male. Lo so. Quindi oggi uscirò. Devo. Eppure basterebbe un sms per disdire e rimanermene rintanata in queste quattro mura...

Motivazioni per tagliarsi:
- Mi sento viva quando lo faccio. Altrimenti sono una morta che cammina.
- Mi rende forte.
- Mi rovina la pelle.
- Esprime tutto il disprezzo che provo per me stessa.
- Mi rovina dentro. Fa del mio cuore una poltiglia, del mio stomaco un covo di ragni, dei miei polmoni una ciminiera.
- Mi punisce come merito.
- Tagliarmi è l'espressione visiva di quello che vorrei dire a parole, ma che non riesco a far uscire.
- Mi fa essere me stessa.
- Mi fa sentire crudele, cattiva, SPORCA, tanto sporca.

Io sono sporca, nera, marcia dentro. SPORCA, SPORCA, SPORCA.



Motivi per NON tagliarsi:
- Non risolve nessuna situazione.
- E' eticamente e moralmente sbagliato.
- La vita è bella. O meglio, sarebbe senz'altro  un tantino migliore se uno non si squartasse.
- Esiste almeno una persona sulla faccia della terra che vorrebbe che io non lo facessi.
- Me ne pentirei. (?)
- Posso usare le due ore del pre-crisi, cutting, post-crisi per fare altre cose migliori, più utili, produttive.

 Per chi non lo sapesse (almeno per me è così), l'auto-lesionismo prevede 'crisi'. A me succede di avere un pre-crisi (chiamiamolo così), ovvero il momento in cui mi vengono in mente pensieri a caso e in  cui voglio aprirmi in due. E lo desidero più di ogni altra cosa in quell'istante.
Poi il cutting (chiamiamo così anche questo, non so scegliere termini migliori) in cui impiego dai 10 minuti a un'ora per incidermi qua e là. Spesso decido dove incidermi, altre volte non riesco a decidere, talmente è l'ansia/rabbia/frustrazione. Gesti avventati.
Infine il post-crisi, da non sottovalutare. A volte si manifesta con pianti e attacchi di panico convulsi (gli attacchi di panico si manifestano anche nel pre-crisi). Oppure nella totale assenza di emozioni/sensazioni. Ti senti stanchissima, ti butti nel letto e sembra come se ti avessero dato un sedativo.
Almeno a me succede così, in linea di massima.

Bene, dopo aver scritto tutto ciò, direi che posso andare. A vestirmi e truccarmi. E basta, senza fare altro, nulla di distruttivo. Andrà tutto bene, respira a fondo...

"Dai, Eve, metticela tutta, fai prevalere la tua intelligenza, sei una che vale, ci riesci. Dai che poi fai tardi all'appuntamento, non perdere tempo, ti sentirai di merda, coraggio..."

Ok. Ci riesco. Pregate per me. Ho paura. Ho una paura fottuta.

7 commenti:

  1. la paura è un'emozione..
    l'importante è saperla accettare.
    già accettare.
    non è debolezza.
    è esternazione di un malessere intrinseco..
    e quando si manifesta sta a noi decidere se vogliamo essere il peggior nemico di noi stessi..
    o il miglior alleato..
    conoscersi per accettarsi.
    può sembrare retorica ma non è poi così ovvia..
    l'emozione è parte di noi.e noi siamo parte di essa.
    in fondo non siamo soli.

    non disdire l'appuntamento mi raccomando..
    esci..
    perchè abituarsi al malessere purtroppo viene spontaneo..quasi dovessimo provare un gioco..
    un gioco che confonde i ruoli e ci fa perdere la nostra identità..
    e noi siamo.
    NOI SIAMO.
    prima ancora che le nostre azioni ci definiscano..
    noi parliamo per noi..
    e in fondo sì siamo responsabili verso noi stessi..
    di coccolarci e di non lasciarci soli.
    nella tempesta.



    ps scusa se ultimamente non ho commentato..
    ma non trovavo le parole..
    e tu sei una ragazza profonda..
    non potevo scrivere cose ovvie o stupide..
    ecco..
    ma ti ho sempre letta..
    mi manca solo il racconto noir..
    rimedierò..



    un bacione

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    1. Quello che scrivi è sempre ben accetto, sappilo :) QUALUNQUE cosa tu senta di voler scrivere, non sei affatto banale! E' bello sentire che una persona ti è vicina anche se non sa esattamente cosa dire... Grazie davvero per i tuoi commenti, anche io ti leggo sempre!
      Per quanto riguarda il racconto noir... Spero sia di tuo gradimento. Ti ho pensato mentre lo scrivevo. Così come ho pensato a Pulce e Veggie e le altre che mi seguono o che io leggo.
      Un bacio grande <3

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  2. Si i tagli, così come la magrezza nell anoressia, stanno a simboleggiare il nostro malessere interiore...ci sembra l unico modo per far sapere agli altri che stiamo male. Quanto ti capisco. E poi quando la gente comprende il tuo malessere e ti fa domande, sembra dimenticare la situazione. Infondo non sono loro che la vivono in prima persona, possono essere dispiaciuti, fare facce di compassione. Ma non gli importa un granché perché solo noi possiamo cambiare la nostra situazione, solo noi.
    Forza tesoro, forza. Noi siamo altro che una malattia. Spero che l uscita vada bend, io faccio il tifo per te. Un abbraccio

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    1. Uscita andata bene... E grazie per il commento, come sempre piena di positività nei miei confronti :) Sei un tesoro!
      Un caro abbraccio..

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  3. Se ben ci pensi, Eve K, in realtà anche quelli che hai elencato sotto il label "Motivazioni per tagliarsi", sono in effetti motivazioni per non tagliarsi. Come? Te lo dico seguendo esattamente i tuoi punti...
    - Vivere non vuol dire "sentire"... vuol dire "provare". Quando ti tagli senti qualcosa, ma non provi niente. Ergo, non sei viva.
    - Ti renderebbe veramente forte il non riuscire a farlo, perchè opporso ad un impulso egosintonico è molto più difficile e richiede molta più forza dell'assecondarlo.
    - Non è meglio una pelle integra?
    - Non hai alcun motivo di provare disprezzo vero te stessa, perchè mi sembri una ragazza molto in gamba.
    - E non sono forse tutte cose negative, queste?
    - Ma tu non meriti di essere punita. Perchè non hai fatto niente di male.
    - Prova ad imparare ad usare la voce per esprimere ciò che hai dentro. E' per questo che ti è stata data.
    - Hmmmm... decisamente no. Mi taglio anch'io... ti fa sentire me? E chissà quanti cutter, purtroppo, ci sono al mondo... dunque, ti fa sentire una insignificante tra mille altri.
    - Ma tu non sei crudele, cattiva e sporca. Cerchi disperatamente di sembrarlo, ma non lo sei.

    Spero di cuore che l'uscita sia andata bene... perchè so come una cosa così piccola possa significare tanto...

    Ti abbraccio forte forte...

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    1. Leggendo il tuo commento, Veggie, ho provato sensazioni contrastanti...
      Ti ringrazio comunque! L'uscita è andata bene, sì!
      Grazie del tuo abbraccio, lo ricambio calorosamente :*

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