domenica 21 aprile 2013

Oggi parliamo di...

Cat.

Allora, spiego come si sente un maledetto auto-lesionista. Ho voglia di spiegarlo perchè le persone (amici/parenti/conoscenti) a cui capita di scoprire o a cui dici di essere auto-lesionista reagiscono sempre, perennemente, costantemente nel modo sbagliato. Errato. Fasullo. Non salutare per il soggetto affetto da questo dannato disturbo di merda.

Reazione tipo:"... Tu... Fai... Cosa? No, no, non devi più farlo perchè se no io non ti parlo più, che schifo, ci rimango male, divento pazzo/a, mi taglio anche io, mi tolgo la vita, blablabla."

Dunque. Esistono tante forme di auto-lesionismo, quindi parlerò in prima persona. Parlerò in riferimento a me stessa. IO VORREI TANTO GUARIRE. Io ce la metto tutta. E' una lotta continua, quando vuoi guarire. Però, caro amico/conoscente/parente che pensi basti dirmi di smetterla di fare l'idiota e stare bene, devo necessariamente informarti che stai sbagliando alla grande. Perchè:

1- Io non mi diverto a provocarmi tagli. Non provo piacere nel tagliarmi, altrimenti non sarei auto-lesionista, ma masochista. E le due cose sono ben diverse.

2- Io non mi taglio per fare dispetti a terze persone. Ad esempio, non mi taglio per far soffrire te, mio caro amico/conoscente/parente, ma solo ed esclusivamente me stessa. So che questa cosa ti farà soffrire anche il doppio, ma è una cosa di cui devi prendere coscienza se vuoi continuare ad avere a che fare con me. Altrimenti è come se parlassimo due lingue diverse.

3- Non basta UNA VOLTA o UN EPISODIO per guarire. La magia non esiste. Non basta LA PRESENZA DI UNA PERSONA CARA per guarire. La presenza di tale persona è d'aiuto e ben accetta, ma non costituisce il motivo della guarigione. Almeno, nel mio caso non è così.

4- Il motivo per cui un soggetto si auto-lesiona, non dipende da persone esterne nella maggior parte dei casi. O meglio, alcune situazioni potrebbero creare stress e di conseguenza un apparente motivo (per l'auto-lesionista) per tagliarsi.

5- Liberarsi di tali fissazioni/manie è MOLTO DIFFICILE. Per farlo occorre forza di volontà. Molta forza di volontà. E credo anche altre cose, ma ora come ora, nel pieno della "malattia" (se così vogliamo chiamarla) non so quali siano.

Quello che voglio dire è... Se  avete un amico/a che soffre di auto-lesionismo... Non ve la date a gambe solo perchè lui/lei continua a tagliarsi nonostante i vostri divieti. Anzi, a volte la vostra ansia e preoccupazione verso la sua patologia può scatenare l'effetto opposto. Del tipo:

"Mi sono tagliata."
"Tu hai fatto cosa?! Dove? Che cosa hai usato? Quant'è grande il taglio? E' uscito sangue?"

Questa reazione fa scattare il seguente ragionamento nella mente dell'auto-lesionista:
"Si preoccupa per me. Vuole vedere cosa mi faccio e cosa uso... LA PROSSIMA VOLTA (per attirare la sua attenzione) userò questo e farò un taglio più grande e profondo."

A volte succede così. Non sempre, ma a volte capita.

Quello che si scatena nel nostro cervello (a me capita proprio dal nulla ormai), spesso è questo:




































Quindi, solo questo: NON ANDATEVENE.

Altra cosa. Non stereotipate il problema. Fate parlare la vostra amica/il vostro amico. Così farà uscire parte della rabbia/ansia/tensione/frustrazione che ha dentro e magari avrete risparmiato un paio di tagli in più.

Colgo l'occasione per ringraziare in modo indiretto tutte le amiche e gli amici che non se ne sono mai andati e che continuano a volerci bene e a prendersi cura di noi con pazienza. GRAZIE.

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