martedì 9 aprile 2019

Sono venuti a salvarmi...?

Sabato mattina ho rivisto i miei genitori, dopo mesi. Avevo sensazioni contrastanti nei giorni che precedevano il loro arrivo. Avevo paura che mi facessero le solite ramanzine sul fatto che devo mangiare di più, essere più calma, più ordinata in casa...

E invece no. Nemmeno l'ombra di tutto questo.

Sono arrivati in anticipo, ero uscita a buttare l'immondizia. Mi vedo sfrecciare davanti una Ford blu, la riconosco subito, è quella dei miei che si fermano poco più avanti. Pensavo mi avessero visto, tenevano lo sguardo verso la mia direzione.

E invece no. Non m'avevano riconosciuta.

Ho agitato la mano in cenno di saluto e sorriso camminandogli incontro. E avevo il viso di mio padre, di pietra, con la bocca semi aperta che mi fissava incredulo.

"Siete arrivati finalmente! La macchina si può parcheggiare lì"

Mia madre sorride annuendo, mio padre muto e di pietra. Si scambiano uno sguardo.

Parcheggiano, gli vado incontro per baciarli all'italiana e invece no. Mio padre mi abbraccia, allora lo abbraccio pure io, più forte che posso. Non capita mai. Lui dice solo:"Ma... ma... che è successo?"

In che senso? Non glielo dico ma lo penso. Vedo che mi fissa le gambe, le mani, i polsi... E allora capisco che quel "ma che è successo?" è riferito al mio involucro. E' riferito alla magrezza eccessiva, alle occhiaie viola, il colorito giallo, i vestiti larghissimi, i capelli sporchi... Capisco che ho le sembianze di un'eroinomane, che vorrei tanto dirgli che sono finita in un giro bruttissimo, che mi drogo ogni giorno e ho bisogno d'aiuto per smettere.
Ma la verità, molto più brutta da mandar giù, è proprio che non c'è nessun problema di questo tipo. Non c'è niente, non è successo proprio un bel niente.

Poi siamo entrati a casa e Jenna li ha amati subito, specialmente mia madre, la seguiva ovunque, le si è messa a dormire addosso, scodinzolava tantissimo quando lei le parlava. Il mio fidanzato non c'era, era a lavoro.

Dopo un pò mamma mi ha mandato insieme a papà al parco con Jenna, lui aveva voglia di fare una camminata. Al nostro ritorno vedo dalle mie finestre penzolare lenzuola, tende, era tutto spalancato. Rientriamo e mia madre stava sistemando e pulendo tutto, ma stavolta era diverso.
Mi ha invaso già dall'ingresso un buon profumo di pulito, c'era molta luce. Mi sono seduta sul divano, col fiato corto per via della camminata al parco e me la guardavo. Mia madre là, in cucina, tutta raggiante che metteva ordine e pulizia a suon di sorrisi. E vedevo il piano cottura come nuovo, poi il letto rifatto a regola d'arte, pavimento splendente...

Mi gustavo la scena. Mi sembrava che fossero entrati due angeli a casa mia che con estrema facilità aggiustavano tutto. E mi chiedevo se l'odore di voglia di morire che emanavo, lo sentissero anche loro insieme a Jenna. Mi domandavo se anche Jenna non stesse istintivamente prendendo parte a tutto questo. Se anche lei non avesse visto in quei due estranei entrati in casa, una via di salvezza per me. Che aveva capito che lei da sola non poteva e allora voleva che quei due umani-angeli restassero qui il più a lungo possibile.
Mio padre non ha perso l'abitudine di fare battute ed essere divertente. Ridevo di gusto alle sue battute, ecco come si rideva, pensavo. Ma m'affannavo pure ridendo...
Abbiamo parlato molto e finalmente loro anche con Valerio, schiettamente e direttamente. Tanti errori ammessi, problemi venuti a galla, tanti sensi di colpa e cose comprese definitivamente. LORO. Sì, loro. Perchè ora che ho 27 anni e sono ridotta male, allora figlia mia torna che con te abbiamo sbagliato qualcosina. Ma non sono arrabbiata, anzi. Tutt'altro.

Mi sento sollevata. Non importa quanto tempo doveva passare, non importa il modo. Sono solo contenta che piano piano le persone a cui tengo e che dovevano capire ed accettare delle cose di me, lo abbiano iniziato a fare ora. Mamma, papà, mio fratello, il mio fidanzato ed infine io. Io dovevo essere voluta bene e amata. Ma non a parole, con i gesti. Ed ora, farmi una telefonata non sarebbe servito a nulla o a ben poco. Adesso serviva che qualcuno facesse irruzione forzatamente a casa mia per venirmi a riprendere per la punta dei capelli. Perchè io non ho la forza più nemmeno di parlare al telefono, nemmeno di cucinarmi un piatto caldo, nemmeno di alzarmi da dove sono sdraiata... E non me la so dare la motivazione del perchè sono arrivata a ridurmi così. So solo che ora sto ridotta male e mi serve aiuto.
Eve K., quella che donava tutto, è morta. Non c'è più e mai più tornerà. L'hanno ammazzata a sassate e non c'è più. Oggi ci sono Io. Me stessa. Torno dalla guerra, m'hanno liberato dall'invasione nemica. Ora torno con tante ferite, senza un arto e tanta amarezza in corpo. Ma son tornata. E' questo quello che conta. Tornare dalla guerra. Perchè c'è chi addirittura non torna più. E io invece ho la fortuna di essere ancora viva. Di non essere rimasta vittima della mia guerra, solo ferita gravemente.

Va bene così. Sono la prova vivente che a volte, la soluzione, non è uguale per tutti. Che a volte c'è chi ha bisogno di un aiuto in più e chi per niente. C'è chi deve arrivare fino all'inferno, farsi un giretto e poi risalire. L'amore non è quello dei libri. L'amore è quando, indipendentemente da cosa possiedi e cosa vuoi realizzare nella vita, accarezzi la persona che hai di fianco ogni giorno con ogni mezzo a tua disposizione. Se non lo fai, non ami.

Io ora voglio pensare a me stessa davvero, a rimettermi in sesto e a prendermi cura di me stessa, voglio coltivare le cose belle che ho dentro, fare un lavoro che mi renda soddisfatta dell'essere umano che sono. Lavorerò a contatto con la natura a 360 °. Io fortemente desidero la calma e la tranquillità. Fortemente desidero amore. Non lo andrò più a cercare, sarà dentro di me. Coltiverò il bello dentro me così che non dovrò più colmare il vuoto andando a cercare cose all'esterno. Anche se con il mio attuale ragazzo finirà, non importerà. Sarò pronta a qualunque cosa perchè io ho dato veramente qualsiasi cosa. Se indietro non mi torna nulla e anzi mi verranno avanzate ancora altre pretese... Beh, saprò cosa fare. Con serenità, senza scalpitare e disperarmi. Sarò consapevole. Che insieme a qualcuno di sbagliato ci si sente più soli che quando si è senza anima viva intorno.

Prego, ora prego, che io possa avere la capacità di distinguere sempre cosa mi fa male e cosa mi fa bene, cosa è giusto e cosa non lo è.

7 commenti:

  1. non so..
    ti esterno i miei dubbi..
    i tuoi genitori NON ti hanno riconosciuta..tanto che eri magra.
    fossi stata al posto tuo..avrei GODUTO.da matti.
    e mi avrebbe motivato ancora di più a perseverare nella anoressia..perchè finalmente mi vedono.
    sicura non è lo stesso anche per te??
    sei sicura sicura??
    perchè sarebbe veramente pericoloso.
    dimmi tu.

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    1. No, ci sono rimasta male perchè non mi sono resa conto fino a sabato scorso di quanto fossi andata oltre oltre oltre... Sono stata felice di essere vista, quello si, in qualsiasi modo sia avvenuto. Però non mi ha fatto piacere, perchè io ferma non ci so stare e questa 'malattia' mi ha portato forzatamente fino al dover stare ferma. Non perchè lo voglia ma perchè perseverare così tanto in una condotta alimentare completamente errata unendoci poi un bel mucchio di stress 365 giorni l'anno... Ha portato a come sto ora. Un involucro che non riesce a reggersi in piedi tanto bene.
      Mi sono trasferita col mio fidanzato, dopo un anno e mezzo questa era la loro prima visita e credimi, accoglierli in questo modo era l'ultima cosa che immaginavo. Mi sono davvero stancata di non mangiare, sto cercando ogni modo per uscirne, completamente sola e con bastoni tra le ruote non riesco.
      Essere vista, può essere il principio, ma io non voglio solo essere vista, io voglio essere amata e voluta bene; solo questo, lo giuro.

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    2. è molto bello ciò che dici.spero che i tuoi finalmente
      ti amino e riconoscano le tue (indubbie)qualità..
      sembra che ci stiano provando.
      tu continua a stancarti della malattia..sei in gambissima!!

      un abbraccio

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    3. È dura, ma penso che ce la posso fare... un abbraccio a te! :*

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  2. Eh insomma.. ancora viva purtroppo..! E tu? :)

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  3. meglio di altre volte...grazie.

    ma non mi piace quel "purtroppo"..dove sono tutti i tuoi buoni proponimenti??

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